I fondi paritetici inter professionali
di Ferdinando De Vita*
I Fondi Paritetici Interprofessionali sono organismi di natura associativa, regolamentati dall’articolo 118 della Legge 388/2000 e s.m.i., promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali attraverso specifici accordi interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
I Fondi Paritetici Interprofessionali, creati dalla Legge 388/2000, costituiscono oggigiorno un’opportunità, sia per noi professionisti, quali consulenti aziendali, sia per i datori di lavoro (nostri clienti), per poter accedere “a costo zero” ad innumerevoli progetti avviati previsti da diversi bandi a livello regionale.
Tali fondi sono uno degli strumenti più efficaci per dare “nuova linfa” alle aziende e consentire loro di investire in formazione ed aggiornamento professionale in un periodo difficile come quello attuale, caratterizzato dalla perdurante crisi economica e dalla conseguente contrazione delle attività produttive, anche perché sono finanziati dalle risorse derivanti dalla quota integrativa (0,30%) del contributo ASpI, ex disoccupazione involontaria (Circ. Inps n. 67 del 24/05/2005) versato dai datori di lavoro.
L’Inps é l’ente deputato alla gestione dell’adesione, revocabile da parte dell’azienda.
Quali sono i vantaggi?
Aderire a un Fondo Interprofessionale comporta numerosi vantaggi, tra cui:
- accrescere la competitività dell’impresa;
- ridurre i costi aziendali sostenuti per la formazione;
- partecipare attivamente a iniziative formative adeguate ai bisogni e alla realtà dimensionale dell’impresa;
- soddisfare le proprie esigenze formative;
- consolidare la capacità dell’azienda di trovare nuovi sbocchi nel mercato, grazie all’aumento di know-how conseguente alla valorizzazione professionale dei dipendenti.
Dopo oltre 10 anni dalle prime adesioni, sono ancora molti i datori di lavoro che non conoscono quest’opportunità ed è un peccato perdere l’occasione di accedere a risorse che altrimenti resterebbero inutilizzate. Si ritiene, infatti, che solo il 60% delle risorse accantonate vengano effettivamente utilizzate.
Sono molti i fondi paritetici tra cui scegliere e, senza nessun altro fine se non quella della pura cronaca, si segnala Fondimpresa e Fonarcom come tra quelli al momento più attivi, con molti corsi già organizzati ed altri che possono essere “ritagliati su misura” a seconda delle diverse esigenze.
Adesione al Fondo Interprofessionale
L’adesione è libera, volontaria e gratuita. Ogni impresa può aderire solamente a un Fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza. L’adesione avviene secondo criteri e modalità definiti dalla Circolare Inps n.71 del 2 aprile 2003 modificati dalla Circolare n. 107 del 1 ottobre 2009 ovvero indicando il Fondo al quale si intende aderire.
Per aderire ad un fondo interprofessionale per la formazione continua è sufficiente indicare nella “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS aggregato, nell’ambito dell’elemento “FondoInterprof”, l’opzione “Adesione” selezionando il codice del fondo prescelto inserendo il numero dei dipendenti interessati all’obbligo contributivo.
La circolare Inps n. 107 del 1 ottobre 2009 ha recepito sul piano tecnico le modifiche normative introdotte dai decreti Legge n. 185/2009 e n. 5/2009, in merito alle adesioni e/o revoche, non ché alla cd. “mobilità” tra i Fondi, ossia la possibilità per l’azienda di trasferire al nuovo Fondo il 70% del totale delle somme confluite nel triennio antecedente a quello in precedenza scelto.
L’esercizio della flessibilità è comunque soggetto ad alcune limitazioni:
- il trasferimento delle risorse non può riguardare le aziende che, in ciascuno dei tre anni precedenti, rispondono alla definizione comunitaria di micro e improprie necessità, così come espresse negli avvisi pubblici banditi dai Fondi.
E dopo l’adesione?
Dopo l’adesione l’impresa può fin da subito beneficiare delle opportunità che vengono messe a disposizione dai singoli fondi interprofessionali, consultando i siti internet di riferimento.
Per coloro che non intendono dedicare tempo e risorse alla ricerca del corso più appropriato, si segnala che esistono società di consulenza e servizi il cui core-business è proprio dedicato ad affiancare gli studi professionali e le imprese in tutta quella complessa attività di preparazione per la realizzazione dei progetti finanziati.
Le fasi di realizzazione partono da:
- un’analisi del fabbisogno aziendale;
- una definizione degli obiettivi e individuazione, se necessario, dei formatori;
- progettazione del percorso;
- gestione del corso e rendicontazione dello stesso.
Il sistema dei Fondi Interprofessionali è senza dubbio una delle poche opportunità messe a disposizione nostra e dei nostri clienti, per accedere a finanziamenti agevolati e/o fondo perduto o alla formazione con i contributi dei vari fondi interprofessionale.
Per esempio:
vogliamo finanziare i corsi del nostro dipendente per la sicurezza sul lavoro? C’è il canale. E’ se siamo in presenza di una rete di impresa? C’è il canale; vogliamo rinnovare il nostro sistema informatico? C’è il voucher della Regione.
vogliamo approfondire un argo-mento specifico per la nostra professione e dobbiamo chiamare un relatore, predisporre le dispense, etc..? Esiste la possibilità di accedere al fondo specifico…
Anche questa è un’occasione per portare avanti la nostra “missione”: affiancare i nostri clienti per valorizzare le (poche) risorse messe a nostra disposizione.
* Odcec Verona
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