Una voce per i commercialisti
di Domenico Calvelli*
Siamo ormai nel terzo anno di edizione della rivista Il Commerci@lista, che si è da mesi sdoppiata nell’edizione “lavoro e previdenza”, voce del Gruppo nazionale Odcec Area Lavoro, ed in quella “economia e diritto”, l’edizione più classica destinata alla generalità dei professionisti. L’idea che sta all’origine della nostra testata è molto semplice; fare sentire la voce della categoria sul piano tecnico, economico e giuridico quindi, consci delle risorse, spesso non sfruttate, di cultura e di esperienza di cui dispongono moltissimi colleghi e professionisti, anche di altri settori. Il coinvolgimento quindi di commercialisti, avvocati, magistrati, notai e di altre figure professionali ha consentito e, in prospettiva, consentirà sempre più di trattare certe tematiche in un’ottica di completezza e di interdisciplinarietà. E, fortunatamente, non siamo né soli né i primi ad aver intrapreso questa strada per dare voce, più che alla categoria, alle problematiche che alla stessa sono riferibili; e così, negli anni, abbiamo visto avvicendarsi numerose riviste e pubblicazioni di settore davvero pregevoli.
Ad esempio (ma non si tratta assolutamente di un elenco esaustivo) Press, del Consiglio Nazionale, Il Torresino, di Bologna, Il Commercialista, di Tivoli, Il quotidiano del Commercialista di Eutekne, Il Commercialista Veneto, del Triveneto, Brescia & Futuro, di Brescia. Insomma, da questo elenco incompleto si può già intuire che la categoria ha molto da dire, e non perché sia una classe di professionisti particolarmente ciarlieri, ma perché il percorso formativo del commercialista rappresenta un unicum all’interno della categorie economico- giuridico-contabili di mezzo mondo. Farsi ascoltare non è, quindi, una sterile rivendicazione di categoria (lo fanno davvero già in tanti ed in ogni settore), ma un richiamo a dare ascolto a chi, di certe problematiche, se ne intende, non perché si senta in preda alla superbia, ma perché l’esperienza e gli studi l’hanno condotto verso certe conoscenze.
Parafrasando D’Annunzio nella sua celebre frase “memento audere semper” (ricorda di osare sempre; frase che può comunque e sempre tornare utile se indirizzata a noi stessi come categoria), mi rivolgo a chi prende decisioni politiche in materia economica e giuridica dicendo: “memento audire semper”, cioè ricorda di ascoltare sempre (prima di decidere). Chi? I commercialisti ovviamente.
*Presidente Odcec Biella
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