Incentivo resto al sud
di Maria Cristina Florio Odcec Bologna
Dalle ore 12 dello scorso 15 gennaio è possibile presentare domanda attraverso la piattaforma web di Invitalia di un incentivo volto a sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno, in base a quanto disposto dall’art. 1, comma 15 del Decreto Legge n. 91/2017 e dal Decreto attuativo n. 174 del 09/11/2017 del Ministero per la coesione territoriale e il Mezzogiorno.
Le richieste di agevolazione possono essere presentate da persone che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- al momento della presentazione della domanda devono avere la residenza o la trasferiranno entro i successivi 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria alla domanda, in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia;
- non risultino titolari di attività d’impresa alla data del 21/6/2017 (data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 91/2017) o beneficiari di altri contributi che favoriscano l’auto-imprenditorialità;
- non devono risultare lavoratori dipendenti a tempo indeterminato dal momento dell’accettazione del finanziamento e per tutta la sua durata.
L’incentivo può essere erogato non soltanto a persone fisiche ma anche a società, comprese le cooperative, costituite dopo il 21/6/2017 o entro i 60 giorni successivi alla ricezione dell’esito positivo dell’istruttoria (120 giorni per i soggetti aventi la residenza all’estero).
Con la misura s’intende promuovere la costituzione di nuove attività imprenditoriali volte alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura ovvero alla fornitura di servizi. Sono quindi escluse le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita di beni prodotti nell’attività d’impresa.
Ciascuna domanda può essere rivolta per la richiesta di un finanziamento per l’importo massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di più richiedenti qualora questi intendano costituirsi in forma societaria. Il sussidio potrà coprire spese per l’acquisto di beni e servizi, in particolare:
- ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria di beni immobili nel limite massimo del 30% del programma di spesa;
- attrezzature, macchinari o impianti nuovi;
- programmi e servizi per le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni;
- altre spese utili all’avvio dell’attività quali materie prime e di consumo, utenze e canoni di leasing o di locazione, garanzie assicurative nel limite massimo del 20% del programma di spesa.
Non sono invece ammesse, tra le altre, le spese di acquisti unitari di importo inferiore a 500 euro, le spese riguardanti la progettazione, le consulenze ed il costo del lavoro. Le imprese e le società possono comunque aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente. La consulenza e l’assistenza alla presentazione delle domande di finanziamento sarà erogata in maniera gratuita da parte degli enti accreditati presso Invitalia.
Il finanziamento è erogato nel rispetto del regime de minimis e copre il 100% dell’importo delle spese che si prevede di sostenere. L’agevolazione consiste nel fatto che:
- il 35% dell’importo viene erogato a titolo di contributo a fondo perduto;
- il restante 65% consiste in un finanziamento bancario a tasso zero, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione stipulata tra Invitalia e l’ABI. Tale prestito deve essere restituito entro otto anni dalla data di concessione del finanziamento, di cui i primi due anni in pre-ammortamento, e prevede un contributo in conto interessi.
Le domande dovranno essere presentate on-line sul sito di Invitalia oppure tramite gli enti accreditati presso lo stesso. Verranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione in base alla capienza dei fondi messi a disposizione. Per la presentazione della domanda è necessario registrarsi al sito, disporre della firma digitale e di un indirizzo PEC, inoltre alla stessa andrà allegata la documentazione richiesta (progetto imprenditoriale, atto costitutivo, statuto, business plan, ecc.).
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