RESUME CONVEGNO 26 SETTEMBRE 2019 – FAST DI MILANO COMMERCIALISTI E GIORNALISTI
di Stefano Grimaldi
Press Officer Ordine Naz. Giornalisti 150732
Comitato Scientifico Gruppo ODCEC Area lavoro
DAL REDDITO DI CITTADINANZA ALLE PROPOSTE DI INTRODUZIONE SUL SALARIO MINIMO: GLI IMPATTI SULL’ECONOMIA
Il 26 settembre 2019 si è tenuto al FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) di Milano, il convegno unificato fra Commercialisti e Giornalisti organizzato dal Comitato Scientifico Gruppo ODCEC Area lavoro in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, per affrontare e approfondire, in una giornata di studio, tematiche complesse e attuali come il Reddito di Cittadinanza e l’introduzione del Salario Minimo unitamente all’analisi del loro impatto sull’economia nazionale compreso il costo del lavoro gravante sulle Imprese.
Di alto profilo scientifico e formativo il parterre dei relatori.
Apre la giornata e la sessione di lavoro Cristina Costantino (Presidente del Comitato Scientifico Gruppo ODCEC Area lavoro) spiegando le attività del Gruppo non profit che presiede, e le sue multiple funzionalità scientifiche, editoriali, formative e di ricerca, a favore della categoria dei Commercialisti del lavoro, più dettagliatamente descritte nel sito ufficiale www.gruppoarealavoro.it.
Il Moderatore Giovanni Francesco Cassano (Presidente Commissione Lavoro ODCEC Milano), dà la parola a Nicola Frangi (Consigliere Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Milano) che ringrazia il consigliere nazionale Roberto Cunsolo per la sua presenza. Frangi evidenzia che oggi il Commercialista viene spesso visto dal cliente come un prodotto e non come un professionista completo e trasversale.
E’ convinto che la professione vada comunicata meglio per dare una percezione più completa del ruolo all’utente finale e alle istituzioni.
Ringrazia il Consiglio nazionale, il Gruppo Area lavoro e la Commissione Lavoro di Milano per la co-creazione di questa opportunità di confronto.
Roberto Cunsolo, Consigliere/Tesoriere del CNDCEC, nonché delegato dell’Area lavoro, ringrazia il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, l’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Milano e il Gruppo Odcec Area lavoro nonché tutti i relatori per questo importante momento di studio sulle tematiche estremamente attuali del salario minimo e del reddito di cittadinanza. Cunsolo sottolinea l’importanza del ruolo del Commercialista del lavoro per tutta la categoria ribadendo l’impegno che il CNDCEC sta portando avanti per la difesa e la tutela di questa specializzazione. La comunicazione per rendere più visibile la categoria, conclude Cunsolo, e per riconfermarne il ruolo di garante della legalità e della trasparenza è un’ulteriore aspetto da implementare, proattivo alle attività della stessa.
Alessandro Galimberti (Presidente Ordine Giornalisti Lombardia e autorevole penna de Il Sole 24 ore) fornisce una panoramica della categoria giornalisti relativamente alla sua evoluzione (o involuzione) investita anch’essa dalla rivoluzione digitale degli ultimi anni. Galimberti evidenzia come la categoria dei giornalisti necessiti di una retribuzione e di un riconoscimento professionale che ad oggi è stato fortemente penalizzato dalla “dittatura del web”, responsabile di moltissime fake news senza individuazione spesso dei colpevoli, e di una conseguente distruzione del patrimonio del copyright e della affidabilità della notizia.
Fra le concause, Galimberti, evidenzia l’inerzia del sindacato giornalisti, l’aumentata forza contrattuale degli Editori a discapito dei Giornalisti, un contratto giornalistico nazionale del lavoro mai considerato e una digitalizzazione imperante che, nonostante sia una grande opportunità generale, ha travolto il contenuto giornalistico (anche sotto l’aspetto remunerativo che da tempo finisce nelle tasche dei padroni del web) svuotando di diritti (copyright appunto) il lavoro editoriale, impoverendolo e inficiando così, fortemente, una congrua retribuzione.
Gli ambiti nei quali intervenire risultano quindi evidenti.
Interviene Pietro Ichino (Professore Ordinario di Diritto del Lavoro Università Statale di Milano e Socio dello Studio Legale Ichino-Brugnatelli e Associati) che apre il suo intervento premettendo e spiegando come non vi sia correlazione tra evoluzione tecnologica e riduzione del lavoro umano in quanto, i mestieri che spariscono, favoriscono la nascita di nuove tipologie di lavori.
L’innovazione porta quindi nuove opportunità lavorative. Piuttosto le difficoltà si incontrano durante il periodo di transizione che questo avvicendamento comporta.
Serve quindi maggior capacità nel sostenere il passaggio da vecchio a nuovo.
Ichino passa successivamente ad una articolata e tecnica disamina del Salario minimo attraverso una analisi approfondita delle condizioni già esistenti in Europa (Germania, Francia, Grecia e Regno Unito), significando poi come l’ipotesi della introduzione dello stesso all’interno della nostra economia non tenga perfettamente conto di diversi fattori discriminanti quali per esempio la regionalità e gli squilibri fra nord e sud, le opposizioni sindacali che temono un depotenziamento della contrattazione collettiva, i problemi di una eventuale retribuzione variabile. Il professore Ichino tiene una vera e propria Lectio Magistralis su Monopolio e Monopsonio di mercato.
Evangelista Basile (Avvocato dello Studio legale Ichino-Brugnatelli e ass.) spiega dal punto di vista legale quale potrebbe essere lo scenario dell’introduzione in Italia del salario minimo e le sue tutele confrontandolo col sistema francese, con l’impatto sui contratti collettivi di riferimento e sulle relative retribuzioni. L’auspicio è che la politica abbia una visione d’insieme su tutte le problematiche connesse al salario minimo, sia per l’aspetto economico sia per quello normativo.
Basile fa una analisi giuridica facendo emergere varie incongruenze che potrebbero determinare l’insorgenza di numerosi contenziosi legali.
Francesco Natalini (Dottore Commercialista in Vercelli) riapre i lavori dopo la pausa.
“Chi è che ha ancora il coraggio di fare impresa in questo paese”? Questa è la grande domanda, secondo Natalini, dalla quale partire per meglio comprendere oggi tutti i tranelli nei quali si può cadere come Imprenditori a causa di un “mondo del lavoro” e le sue relative leggi, estremamente complesse, contraddittorie e caotiche. L’impianto normativo è fatto di un coacervo di leggi, regolamenti, circolari e previsioni della contrattazione collettiva che espongono l’imprenditore ai rischi di un sistema sanzionatorio particolarmente oneroso che può portare finanche alla reclusione per violazioni non sostanziali.
Natalini evidenzia come l’applicazione della contrattazione collettiva sia oggi oggetto di particolari difficoltà in ordine alla individuazione della leadership sindacale.
In sostanza, ancora un dedalo nel quale è difficile stabilire attori, interpretazioni delle leggi, giusta retribuzione, violazioni contrattuali o meno.
Cinzia Brunazzo (Direttore Scientifico Gruppo ODCEC Area lavoro) illustra gli atti del senato in materia di salario minimo. Presenta inoltre un’interessante ricerca del Comitato scientifico sulla composizione salariale minima prevista dalle contrattazioni collettive per i livelli più bassi. Nell’ambito della sua esposizione Cinzia Brunazzo evidenzia come sia necessario stabilire i parametri di calcolo delle retribuzioni minime facendo una distinzione tra orario contrattuale e orario effettivo. Conclude commentando l’impatto sull’economia nazionale che potrebbero avere i vari disegni di legge.
Sergio Passerini (Avvocato dello Studio legale Ichino-Brugnatelli e associati), chiude i lavori illustrando uno studio basato sui dati INPS dei richiedenti il Reddito di Cittadinanza. L’analisi verte sull’istituzione e le finalità del reddito di cittadinanza nonché sulla metamorfosi che sta subendo in relazione alla reale applicazione. Lo studio analizza anche la figura del navigator, l’assegno di ricollocazione e gli incentivi alle imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza.
La giornata di alta formazione, che ha attribuito ai partecipanti all’evento di entrambi gli Ordini i crediti formativi professionali, è stata anche occasione per avvicinare il mondo dei Giornalisti a quello dei Commercialisti.
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