Perchè attivare un piano Welfare Aziendale

di Rachele Gatto*

Il welfare aziendale comprende tutte le iniziative che un’organizzazione può attivare per incrementare il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.
Sono riconosciuti come welfare:
• Servizi a favore dei/delle dipendenti e dei loro familiari: socio‐assistenziali e di sostegno del reddito, di previdenza integrativa in campo pensionistico e sanitario, di benessere, di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, di promozione di pari opportunità, ecc.
• Benefit di natura monetaria
• Un insieme tra servizi e benefit

Attraverso l’attuale bando “ WECARE ‐ INTERVENTI DI WELFARE AZIENDALE” della Regione Piemonte le grandi, medie e piccole imprese con sede legale o unità operative nel territorio piemontese possono ottenere il finanziamento dei progetti di welfare aziendale fino alla copertura massima di costi per 200.000,00 Euro, inviando la domanda entro il 29 novembre 2019 ore 12 mediante PEC

Qui di seguito si elencano i punti salienti del bando WE CARE
DURATA OBBLIGATORIA DEL PROGETTO: 12 mesi
OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI
 Promuovere la progettazione e implementazione, soprattutto condivisa, di servizi di welfare aziendale
 Favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
 Sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere di lavoratrici e lavoratori, loro familiari e cittadinanza
AMBITI DI INTERVENTO
 Sistemi di welfare destinati al personale dipendente ed, eventualmente, altri/e lavoratori o lavoratrici del territorio
 Definizione e avvio dei piani di welfare finalizzati all’erogazione di servizi
 Azioni di volontariato aziendale e attività organizzative e di raccordo delle reti territoriali
DESTINATARI
 Lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiarie dell’intervento
 Altri lavoratori e lavoratrici
POSSIBILI SOGGETTI PROPONENTI
 PMI, singole o raggruppate in ATI costituende o già costituite
 Grandi imprese (purché venga adottato un nuovo Piano di welfare territoriale o che un Piano di welfare aziendale esistente venga ampliato e messo a disposizione del territorio di riferimento)
ELEMENTI OBBLIGATORI
 Forte condivisione con Enti o altri soggetti locali
 Avvio di una rete territoriale istituzionale che coinvolga tutti i soggetti funzionali allo sviluppo di sistemi di      welfare aziendale e territoriale
 Integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità esistenti o in definizione
 Formalizzazione di una rete operativa in ATI
 Perseguimento dei principi orizzontali del POR
 Sviluppo sostenibile
 Pari opportunità e non discriminazione
 Parità tra uomini e donne
PRIORITÀ
 Impresa singola o imprese in ATI in aree interne
 Coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali
 Coinvolgimento nella rete territoriale istituzione di Enti pubblici locali e/o Istituzioni di parità
 ATI in cui, oltre alla grande impresa capofila, siano in partenariato anche PMI del territorio
 Potenzialità di trasferimento o riproposta dell’esperienza in altri contesti
 Innovatività delle metodologie organizzative adottate
 Sostenibilità oltre il termine del progetto
 Aderenza alle priorità della programmazione FSE (sviluppo sostenibile, pari opportunità e non discriminazione, parità tra uomini e donne)
 Modalità di attuazione
 Persona dello Staff di progetto esperta in materia
PUNTEGGIO Massimo totale: 1000 punti
CRITERI
 Soggetto proponente/attuatore punteggio minimo: 150 massimo: 250
 Caratteristiche della proposta punteggio minimo: 150 massimo: 250
 Priorità punteggio minimo: 20 massimo: 150
 Sostenibilità punteggio minimo: 90 massimo: 150
 Offerta economica punteggio minimo: 120 massimo: 200
LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO
PREPARAZIONE
 Analisi dei fabbisogni
 Indagine preliminare di mercato
 Ideazione e progettazione intervento
 Pubblicizzazione e promozione intervento
 Selezione e orientamento partecipanti
 Costituzione ATI/ATS
REALIZZAZIONE
 Attività propedeutiche all’erogazione di servizi di welfare
 Attività organizzative e di raccordo per l’erogazione dei servizi di welfare
 Attivazione di servizi di welfare
Macro‐categoria Categoria Tipologia di servizio
Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Flessibilità degli orari Postazioni di telelavoro
Smart working
Cura dell’infanzia Attivazione di servizi
Accesso a servizi esistenti (anche in convenzione)
Cura di anziani o non autosufficienti o disabili
Attivazione di servizi
Accesso a servizi esistenti anche in convenzione con strutture esistenti
Supporto al disbrigo di commissioni, pratiche, ecc.
Maggiordomo/fattorino aziendale
Sportelli per disbrigo pratiche
Sportelli per consulenza fiscale e contributiva (anche in convenzione con Centri di Assistenza Fiscale)
Politiche per le pari opportunità
Sostegno alla maternità e paternità e condivisione delle responsabilità di cura
Sportelli di informazione e sensibilizzazione
Seminari ed eventi tematici
Conoscenza della normativa (genitorialità; fruizione dei congedi; incentivi)
Informazione “a sportello”
Seminari informativi
Sostegno al rientro dopo lunga assenza per conciliazione (maternità o congedo parentale)
Formazione
Aggiornamento professionale
Integrazione socio‐lavorativa delle persone
con disabilità Istituzione della figura del disability manager
Sostegno alla cultura di benessere globale della lavoratrice e del lavoratore
Promozione della salute delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro familiari
Incontri di formazione
Seminari, workshop
Sostegno psicologico Sportelli per genitori con figli adolescenti o problematici
Sportelli per figli con genitori anziani o familiari con patologie
invalidanti o particolarmente problematiche
I COSTI FINANZIABILI
PREPARAZIONE
 Analisi dei fabbisogni
 Indagine preliminare di mercato
 Ideazione e progettazione intervento
 Pubblicizzazione e promozione intervento
 Selezione e orientamento partecipanti
 Costituzione ATI/ATS
REALIZZAZIONE
 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo
 Utilizzo locali
 Utilizzo attrezzature
 Consulenti e tecnici (anche in delega)
 Trasferte e vitto del personale impiegato nella realizzazione, per trasferte nell’ambito della rete territoriale
 Coordinamento e segreteria tecnica dell’operazione
 Attivazione di servizi di welfare
 Docenza (anche in delega)
 Utilizzo locali
 Utilizzo attrezzature
 Utilizzo materiale didattico e di consumo
DIFFUSIONE DEI RISULTATI
 Elaborazione report e studi
DIREZIONE E CONTROLLO INTERNO
 Direzione
 Valutazione finale
 Monitoraggio fisico e finanziario
 Dichiarazioni di spesa e rendicontazioni
BUDGET TOTALE
 Importo minimo € 60.000,00
 Importo massimo € 200.000,00
 Stanziamento in DE MINIMIS
 Delega massima possibile: 50%
COFINANZIAMENTO
 Minimo obbligatorio 20%
EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
 50% previo fidejussione bancaria o assicurativa
 SALDO entro 90 giorni dalla fine del progetto relazione attività e rendicontazione finale quietanzata
Tutte le informazioni relative al suddetto bando possono essere reperite sul sito della Regione Piemonte :
 https://bandi.regione.piemonte.it/contributi‐finanziamenti/progettazione‐attivazione‐interventi‐welfare‐aziendale
E’ doveroso precisare che per elaborare un piano di welfare aziendale funzionale un punto di partenza importante è conoscere le esigenze e le necessità del personale a cui deve seguire un’analisi attenta destinata a puntualizzare le esigenze reali. In secondo luogo è fondamentale tener conto della fattibilità delle iniziative: i progetti devono includere soluzioni utili al personale e, insieme, devono essere attuabili, anche in considerazione del budget utilizzabile.
Per ogni proposta va quindi effettuata un’analisi dei costi e dei risultati ottenibili. Le aziende otterranno in questo modo una maggior produttività con minori costi.
*Odcec Torino

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